La giornata della memoria
Un giorno per ricordare la follia dell’uomo nei confronti dei suoi simili
Un giorno per non dimenticare che tutto è possibile, nel bene e nel male

La giornata della memoria è stata istituita in occasione dell’anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz.
Ricordare è necessario e doveroso.

Abbiamo voluto dare il nostro contributo a questa giornata attraverso una performance di letture che parlano di una categoria ben precisa di persone che hanno vissuto la deportazione ed il lager: i bambini.

Tra le tante possibili letture a disposizione ne abbiamo cercate due che permettessero di conoscere due modi diversi di vivere questa tragica esperienza.
Procedendo quindi a letture alternate conosceremo la storia di “Moni” e di “Jona” due bambini che vivono la medesima esperienza, ma la elaborano in maniera diversa.

Da una parte la tragicità dell’innocenza violata attraverso l’esperienza del “piepel” ossia il ragazzino destinano a soddisfare i desideri non solo quotidiani ma anche sessuali delle guardie nel lager, dall’altra l’innocenza di un bambino che grazie anche alla presenza della madre non comprende totalmente la drammaticità della sua condizioni di recluso.

In entrambi i casi, alla crudeltà innegabile di certe descrizioni, si resta colpiti dal modo semplice e quindi innocente di viverle e descriverle. Questo contrasto, tra il fatto in sé e come questo viene raccontato, ci ha affascinato. A sottolineare il dramma di una generazione di bambini derubati della loro infanzia passano, come parte integrante delle letture, le foto di altri bambini, forse noi stessi o i nostri genitori, uguali a loro con un destino ben diverso.

Filters: